eCommerce B2c nelle imprese retail italiane
Il commercio elettronico (eCommerce) nasce come innovazione nel mondo della vendita, in particolare nel B2c, e ha un impatto sia sulla singola impresa che sul sistema paese a livello di benessere economico, sociale e ambientale. Ma le imprese italiane sfruttano appieno il mondo digitale per le vendite? Riportiamo alcuni risultati dell’Osservatorio eCommerce B2c: cresce il mercato, ma aumenta il valore? realizzato da Osservatori.net digital innovation del Politecnico di Milano in collaborazione con Netcomm e presentato durante il convegno del 15 ottobre 2018.
I retailer italiani hanno un sito eCommerce?
Il 75% dei 300 top retailer italiani ha un sito e-commerce, ma il settore e-grocery ha ancora una scarsa copertura. Nel grafico viene mostrato la diffusione del canale eCommerce tra i vari comparti.
Come cresce il mercato eCommerce in Italia?
Con una crescita pari al 16% e un tasso di penetrazione pari al 6,5% il mercato eCommerce italiano è ancora lontano dagli altri mercati europei più maturi, e ciò che molto spesso manca è un modello di business online solido.
In particolare nel comparto Food&Grocery la maggior parte delle iniziative non ha la capacità di garantire una copertura territoriale nazionale.
Come si distribuisce la domanda eCommerce di servizi e prodotti in Italia?
Il mercato dei servizi, più maturo, incrementa del 6% rispetto al 2017, mentre quello dei prodotti aumenta del 25%. Su un totale di 15.250 mln. di euro nel grafico viene mostrata la domanda per comparto di prodotto. Nel grafico successivo viene rappresentata la domanda per comparto di servizio.
Quali caratteristiche hanno i web shopper italiani?
Nel 2018 i web shopper italiani, cioè i consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online sono 23,5 milioni (di cui 17,8 mln. acquirenti abituali e 5,7 mln. di acquirenti sporadici) e incrementano dell’8% rispetto al 2017.
Il 46% risiede al Nord, il 20% al centro e il 34% al Sud e nelle Isole.
La presenza di acquirenti online aumenta in funzione della dimensione del comune di residenza: nei grandi centri urbani infatti si nota una maggiore concentrazione di web shopper, in particolare di web shopper abituali.
Qual è il conversion rate dei diversi comparti?
Il conversion rate (tasso di conversione) è la percentuale di visitatori unici che hanno effettuato la specifica azione che l’impresa ha definito essere l’obiettivo della campagna. Per gli acquisti online il conversion rate medio è l’1,6%. I comparti con conversion rate maggiori della media sono: Turismo (⩬2%), Food&Grocery (⩬2,5%), Editoria (⩬3%), Assicurazioni (⩬3,5%). Al contrario i comparti con conversion rate minori della media sono: Arredamento e home living (⩬0,5%), Informatica ed elettronica (⩬1%), Abbigliamento (⩬1%) e Beauty (⩬1,5%).
Quanto vale il mercato europeo dell’eCommerce B2c?
In Europa i tassi di penetrazione elevati dell’eCommerce si registrano nei mercati “maturi“:
- l’Inghilterra 110 miliardi e tasso di penetrazione pari al 19%
- Germania 82 miliardi e tasso di penetrazione pari al 15%
- Francia 65 miliardi e tasso di penetrazione pari al 14%
I mercati eCommerce in fase di “sviluppo” sono:
- l’Italia 27,4 miliardi e tasso di penetrazione pari al 6,5%
- Spagna 21 miliardi e tasso di penetrazione pari al 6%
Quanto vale l’export italiano dell’eCommerce B2c?
L’export eCommerce (valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri) nel 2018 vale 3,9 miliardi di €. Sul totale export i servizi coprono il 32% delle vendite grazie al settore del turismo e ad alcuni operatori del trasporto, mentre i prodotti rappresentano il 68% delle vendite totali.
Tra i prodotti il comparto trainante è quello dell’Abbigliamento (60%). Principali direttrici dell’export digitale di prodotto sono:
- l’Europa 50% del valore
- USA 25% del valore
- Cina 5% del valore
- Giappone 5% del valore
- Russia 3% del valore
- Altri paesi 12% del valore