Metodologie e cornici di riferimento
Dalla voce dei testimonial abbiamo raccolto innanzitutto quali siano le metodologie, le visioni e i frame di riferimento dell’innovazione. L’innovazione infatti si costruisce giorno per giorno nella realtà aziendale. Ciò avviene in primo luogo grazie a una mentalità che consente di collaborare con altre imprese o enti di ricerca, poi di sviluppare innovazione a prescindere dai finanziamenti. Infine dare valore alla ricerca, all’internazionalizzazione e alle persone.
Le opinioni degli intervistati
Bisognerebbe imparare anche ad apprezzare l’errore come leva per migliorare e per crescere, perché senza errore non si va da nessuna parte. Esso fa parte anche delle misurazioni scientifiche, e bisognerebbe inoltre imparare che la debolezza non è un punto di debolezza, ma la debolezza può essere una chiave anche per portare alla crescita. Un po’ come la crisi e come tutte le occasioni negative che possono essere un momento nel quale forse abbiamo la spinta più forte per fare qualcosa di diverso.
Io credo che bisogna investire economicamente di più nella ricerca. Per quello che posso consigliare a noi medici è provare tutto quello che diciamo. La ricerca deve avere un supporto scientifico con pubblicazioni scientifiche riconosciute dal mondo accademico internazionale.
L’innovazione va vista da tutti quanti i suoi aspetti a 360°. E’ come mettere una sfera al centro e guardarla da tutti quanti i suoi punti di vista. Però, per una questione di cultura, bisogna parlare di innovazione, e parlare di tutto ciò che l’innovazione implica, sia del bene che del male, e ovviamente, se c’è qualcosa di male, capire il perché e come si può superare l’applicazione sbagliata della tecnologia e dell’innovazione.
L’innovazione sta nel nostro modello, è un modello che unisce delle competenze già esistenti ma che precedentemente non sono state unite e non hanno lavorato in maniera sinergica. Quindi l’esperienza istituzionale unita alla capacità commerciale ci permette di raggiungere dei livelli o dei target di buyer che nell’attività aziendale non siamo così agevolati ad incontrare. L’innovazione vera e propria non sta tanto nella creazione di un modello completamente disruptive, ma nell’unire quello che esiste per renderlo ulteriormente al servizio delle imprese.
Innovare è un’arte come inventare una canzone. Quindi affidarsi a un’azienda innovativa e dire quali sono le proprie necessità e lasciar creare. Anche perché se tu fai vedere una realtà a persone che la vedono da una prospettiva diversa, possono trovare soluzioni che difficilmente riesci a vedere da solo.
Tu non fai innovazione per avere un finanziamento! Fai innovazione, poi se c’è il finanziamento ben venga. Altrimenti vedi quanto puoi investire, e in base a questo vedi quello che puoi fare.
Forse manca un po di spensieratezza il fatto che fallire in Italia sia un problema, un marchio. In realtà fallire è un bene, vuol dire aver fatto esperienza.
Il nostro punto di forza è di collaborare innanzitutto con le aziende che non hanno la capacità interna di poter sviluppare una ricerca e poi con le università che hanno la necessità di sviluppare ricerca. Il nostro centro infatti riunisce tutte le competenze e gestisce e organizza tutte le attività in questo senso.
La necessità di migliorare edinnovare è lampante e poi noi come esseri umani abbiamo anche bisogno di una dimensione ampia, di un orizzonte ampio, di una dimensione epica perché senza quella è come se non potessimo fiorire, non diamo il meglio di noi.
Si può innovare anche nel modo di superare queste sfide, questi ostacoli.
Non credo che si possa fare innovazione da soli, quindi bisogna creare delle partnership, facendo così rete. Bisognerebbe creare una rete di partner e di aziende con le quali si vuole collaborare perché da soli non si riesce a fare delle cose efficaci. Non ho esperienza diretta di start up, quindi non conosco le difficoltà che stanno dietro, ma ammiro molto chi si spinge a fare innovazione dal nulla. Le aziende strutturate, sicuramente dovrebbero investire molto per stare al passo con i tempi, prima che siano superate dai partner esterni.
In questo paese mancano un pò le figure che portano l’innovazione. L’innovazione è portata in primo luogo da chi fa ricerca: ricerca e innovazione sono elementi necessariamente uniti. Di conseguenza, nel momento in cui abbiamo le università valorizzate, i centri di ricerca che lavorano con le imprese, allora abbiamo l’innovazione. Perché l’impresa usufruisce dei servizi delle ricerche.
Nel contesto della mia attività l’innovazione è questo: un nuovo passaggio nel concetto dell’uomo e del suo rapporto tra impresa e territorio. Quindi ridare dignità all’uomo, cercando di fare un sistema innovativo dove l’aiuto che diamo non è assistenziale. Al contrario è un aiuto che rilancia l’economia e la persona.
L’innovazione per BuySell Bridge è immaginare il futuro di un mercato molto in avanti. Fare tutta la strada indietro ad oggi, cioè praticamente è un back to the future, cioè un percorso a rovescio. L’innovazione è immaginarsi quello che sarà con dei dati e predisposizioni e poi fare come Pollicino la strada indietro fino ad oggi. Non è provare da oggi ad andare al futuro perché se non si è capaci di immaginare uno scenario futuro che stia in piedi non si riesce a fare il percorso da lì ad oggi. Come diceva un grande filosofo dell’ottocento: l’innovazione è assolutamente prima pensare.
L’innovazione per noi è il cambiamento, adeguare quel processo di governance secondo i tempi, quindi una governance che parta sempre dal basso utilizzando tutti i mezzi innovativi e tecnologici, ma centrando sempre l’attenzione sulla persona.
Dal punto di vista del metodo il teatro del profondo è innovativo. Infatti è nato dall’interazione tra una cultura già internazionale, interdisciplinare e transdisciplinare in grado di collegare il versante educativo e formativo con le competenze artistiche. Gli artisti del teatro lavorano con persone disabili, donne vittime di violenza e giovani proprio per sviluppare le loro potenzialità e la conoscenza di se stessi.
Innovazione non significa mettere da parte l’uomo, la centralità della persona nel mondo del lavoro, perché il lavoro deve essere sempre centrato sulla persona. Certo bisogna studiare delle modalità, delle nuove governance dei processi, ma al centro della governance dei processi ci deve essere la persona e il lavoratore.
L’innovazione in charming accomodation è concepita come un modo diverso di relazionarci tra noi in un modo che tende a dare, cercando di abbattere l’aspettativa del ricevere. Per riuscire a fare questo, giochiamo con il gioco delle emozioni e delle passioni, perché soltanto nel momento in cui riusciamo a individuare qualcosa che riusciamo a fare spontaneamente perché ci appartiene, riusciamo a regalarla e non avere l’aspettativa. In questo modo, ci divertiamo facendo quello che facciamo ed è lì che avviene la magia.
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